La Colletta Pro Terra Santa è una delle raccolte in favore delle opere e delle necessità della Terra Santa.
Conosciuta in latino come Collecta pro Locis Sanctis, fu promulgata da diverse bolle papali fino all’esortazione apostolica Nobis in animo di Paolo VI, del 25 marzo 1974, con la quale si diede una spinta decisiva in favore della Terra Santa. In linea con i suoi predecessori, papa Montini lodò il lavoro dei francescani e insistette sul bisogno di maggiore cooperazione da parte del mondo cristiano, dato che i francescani, soprattutto a partire dall’Ottocento, hanno accresciuto le loro attività «sociali, caritative, culturali e di beneficenza» in Terra Santa.
”I Frati minori si sono rivolti direttamente sia ai grandi come agli umili per raccogliere aiuti, e i religiosi destinati a quest’opera hanno ricevuto il titolo ufficiale di Procuratori o Commissari di Terra Santa.
Paolo VI
Il Papa ricordava, inoltre, che i bisogni sono aumentati e per questo i pontefici si sono incaricati della Colletta. Paolo VI ha pertanto voluto rinnovare le regole date dai suoi predecessori e nell’esortazione apostolica ha disposto le norme di questa raccolta. Negli ultimi decenni è stata la Congregazione per le Chiese orientali, in modo particolare, a essere coinvolta dalla Santa Sede nel compito di rendere note le necessità della Terra Santa e le regole date da Paolo VI, comprese quelle che si riferiscono ai Commissariati.
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Offerte destinate alla Custodia di Terra Santa
35
Offerte destinate alle altre istituzioni che operano in Terra Santa
4/5
Offerte destinate a opere pastorali e sociali
1/5
Offerte destinate ai santuari
Ecco alcuni passaggi dell’esortazione apostolica che si riferiscono alla Colletta.
- In tutte le chiese e in tutti gli oratori, appartenenti sia al Clero diocesano che religioso, una volta l’anno – il Venerdì Santo o in altro giorno designato dall’ordinario del luogo –, insieme alle particolari preghiere per i nostri fratelli della Chiesa di Terra Santa, si raccolga una colletta, a loro parimente destinata. I fedeli siano avvertiti, con congruo anticipo, che detta colletta sarà devoluta per il mantenimento non solo dei Luoghi Santi, ma prima di tutto delle opere pastorali, assistenziali, educative e sociali che la Chiesa sostiene in Terra Santa a beneficio dei loro fratelli cristiani e delle popolazioni locali.
- Le offerte siano tempestivamente rimesse dai Parroci e dai Rettori delle chiese e degli oratori al proprio Ordinario, il quale le consegnerà al Commissario di Terra Santa più vicino, la cui attività, tanto benemerita nel passato, Ci sembra tuttora valida e funzionale, o per altro opportuno tramite.
- La S. Congregazione per le Chiese Orientali provvederà, a norma delle istruzioni da Noi impartite, ad assicurare che la Custodia di Terra Santa e la Gerarchia locale, nel rispetto delle loro competenze, possano continuare le loro Opere, consolidarle e svilupparle maggiormente, in piena armonia tra di loro ed in stretta cooperazione con gli altri Organismi che hanno speciali vincoli con la Terra Santa ed hanno a cuore le sorti di quella Chiesa locale.